Qual è il miglior latte di formula per il bambino?

È normale chiederselo vista l’enorme attenzione che è stata riservata all’allattamento al seno. Il latte materno è l’alimento che più di qualunque altro può garantire tutti i nutrienti necessari al bambino. Senza contare che lo protegge anche dalle infezioni. Anche l‘Organizzazione Mondiale della Sanità ormai raccomanda alle neo-mamme di allattare il bambino almeno fino al sesto mese di età, e che il latte materno resti la scelta prioritaria anche successivamente. Non sempre però le mamme possono allattare al seno, e se siete in questa situazione non vi allarmate, non c’è alcun problema.

I latti di formula in commercio

La prima cosa fondamentale per le neo-mamme è evitare di farsene una colpa. Dopotutto accade molto spesso che l’allattamento al seno venga interrotto prima dei 6 mesi o venga sostituito fin dai primi giorni di vita del bebè, e in commercio ormai ci sono tantissimi prodotti che garantiscono tutti i nutrienti di cui un bambino può avere bisogno. Anzi, per assurdo, il problema può essere quello opposto, alcune tipi di latte hanno un contenuto di nutrienti che può addirittura essere eccessivo. Ma a questo aspetto specifico dedicherò a breve in un post a parte. Per mi limiterò a dire che è fondamentale scegliere la formula giusta.

La soluzione principale è il latte di formula e se ne distinguono 3 tipologie:

• Latte di tipo 1 o di partenza (fino a 6 mesi). È quello che contiene la percentuale più elevata di proteine e calcio, che sono fondamentali nei primi mesi di vita. Non ci sono particolari controindicazioni nell’allattare il bambino con questa formula anche una volta passati i sei mesi. Ma se l’utilizzo si dovesse protrarre per diverso tempo – magari perché il bebè rifiuta il nuovo latte – allora è meglio confrontarsi con il pediatra.
• Latte di tipo 2 o di proseguimento (6-12 mesi). In questa fascia di età il bambino ha bisogno di meno… e invece di più… Oltretutto è il periodo dello svezzamento, e alcune di questi nutrienti sono contenuti negli altri cibi che il bambino imparerà a apprezzare. Per questo, serve un tipo di latte meno ricco.
• Latte di tipo 3 o di crescita (1-3 anni). Il latte quindi non è più la principale fonte di nutrienti, il bambino dovrebbe ormai avere un’alimentazione pressoché completa. Ed è perfettamente in grado di assumere il latte vaccino senza controindicazioni. Del resto questa è la formula che – per composizione – più si avvicina al latte del supermercato. Se però il bambino preferisce il suo latte, potete continuare a darglielo senza alcun timore.

Tutti questi latti di formula vengono comunque preparati utilizzando il latte vaccino, ma poi vengono lavorati per avvicinare la loro composizione chimica a quella del latte materno. Ogni azienda poi ha la propria ricetta, è normale quindi che ogni latte abbia un sapore diverso, per questo è possibile che il bambino lo rifiuti o preferisca una marca piuttosto che un’altra. Dal punto di vista della sicurezza alimentare sono assolutamente controllati e sicuri, è importante però leggere bene l’etichetta e rispettare la modalità di preparazione e conservazione riportata.

Scegliete la marca che preferite e che preferisce il bambino poiché essendo tutti i latti di formula regolamentati per legge a livello europeo non ci sono sostanziali differenze. Dal punto di vista dei nutrienti, inoltre, non c’è alcuna differenza tra il latte di formula liquido o in polvere. La scelta di una versione invece dell’altra dipende solo dalle esigenze di ciascuno, e ovviamente dai gusti del bambino. L’unica cosa fondamentale è seguire le istruzioni riportate in etichetta sia per la preparazione che per la conservazione.